Il nostro correre

“Il nostro correre”
Il secondo brano che anticipa e annuncia la pubblicazione ormai imminente del nuovo lavoro discografico della cantautrice prevista per il giorno 3 febbraio, data del suo compleanno, ma anche del suo trentesimo anniversario dall’esordio da artista nel febbraio del 1987.
Dopo “Prima di noi due” della scorsa estate, ecco un altro quadro elegante sul tempo che scorre e che ci travolge nella sua routine e nella sua fretta.
Giorni staccati come i fogli del calendario, mesi, appuntamenti, agende, si susseguono e così autunni, inverni, primavere, estati, e ci ritroviamo già di nuovo in questo appuntamento rituale, capolinea del Natale, per poi ripartire. Poco spazio a noi che, presi nel vortice, non ci accorgiamo di trovarci più stanchi “alla fine di ogni giorno tramontato come tanti” e più distanti dalla nostra stessa vita che intanto si consuma senza essere davvero vissuta.
Nella dolcezza imperdibile della sua musica, Mariella trova il ritmo e serra il gioco delle parole per dare il senso di questa corsa irrefrenabile del tempo di ognuno di noi, spiegando con testo di stile inconfondibile, che le amicizie più care, i rapporti familiari, gli amori perdono smalto in questa frenesia, si impallidiscono e così, nel “tutto scorre” di quel “pantarei” noi siamo “rei”, colpevoli di restare immobili e di sfiorarci soltanto, senza più conoscerci, sentirci o perderci nella passione di un abbraccio.
Bello il commento delle chitarre di Roberto Guarino sotto le strofe, bello l’incalzare musicale che riecheggia sempre tutto il buono mai perso della nostra migliore musica.